I Pettegolezzi delle Donne di Carlo Goldoni

Personaggi e Interpreti:
CHECCHINA - Gioia Cavedon
BEPPO - Stefano Turri
SGUALDA - Marina Vecelli
CATTE - Paola Fileppo
BEATRICE - Anna Pierotti
PARON TONI - Enrico Zanchetta
ANZOLETTA - Eleonora Barbiero
PANTALONE - Giampiero Pozza
SALAMINA - Antonio Mosele
MUSA - Antonio Russo

Inserti Corali
Coro Città di Thiene
diretto dal M° Lorenzo Fattambrini

Arpa Celtica
Daria Bolcati

Danze
Studiodanza
coreografie di Rita De Biasi

Costumi
Laboratorio "Amici di Thiene"

Maschera di Pantalone
Graziano Viale

Scenografie
Emanuela Lanaro
Marina Costalunga
Marina Pozza

Luci
Franco Manza

Adattamento e Regia
Giampiero Pozza

LINK
www.maskere.it

In occasione dell'anniversario dei 300 anni dalla nascita di Carlo Goldoni fu inevitabile per la stragrande maggioranza delle compagnie teatrali venete, Zonta compresa, il doversi misurare con un testo del commediografo veneziano. Nonostante i quasi vent'anni di attività, per La Zonta si trattava però ancora una volta di una specie di esordio. Mai infatti fino ad allora la compagnia aveva allestito un testo goldoniano, nonostante alcuni degli attori avessero già fatto questa esperienza lavorando precedentemente in altre compagnie.

La scelta ricadde su "I Pettegolezzi delle Donne", testo arcinoto e strareplicato, ma con dei personaggi che ben si adattavano alla composizione della compagnia di allora. L'assegnazione dei ruoli avvenne infatti in modo quasi "automatico" tanto era evidente chi avrebbe interpretato chi. Lo spettacolo venne accolto positivamente fin dal suo esordio nell’estate 2007, tanto da aver l’onore di esser inserito nella rassegna Goldoni 300, organizzata da Arteven in collaborazione con la Regione Veneto. Tale rassegna ospitava importanti compagnie quali il Piccolo di Milano o il Teatro Stabile del Veneto e noti attori tra i quali Eros Pagni, Giulio Bosetti e Mariano Rigillo.

Dell’allestimento venne realizzata anche una particolare versione musicale che prevedeva la collaborazione con due associazioni di grande prestigio: il Coro Città di Thiene e lo “Studio Danza” di Rita De Biasi. Partecipava inoltre all'accompagnamento musicale l'arpista Daria Bolcati.

COSI’ LO PRESENTAVAMO (dal foglio di sala):

Beppo e Checchina sono innamorati e promessi sposi, ma non sanno che alle loro spalle i pettegolezzi crescono e presto metteranno a repentaglio la loro stessa unione. Si mormora infatti che Checchina non sia veramente la figlia di Toni Fongo, che ella sia una illegittima, una mula, una fufigna e quanto basta per mandare all’aria il matrimonio di cui si è già fatto garante lo stesso Pantalone. Ma le perfide pettegole non hanno fatto i conti con l’intraprendenza della futura sposa, che le cercherà ad una ad una e le costringerà a confessare. Ma a confessare che cosa? Per quale motivo è nato un simile pettegolezzo? Intanto, all’insaputa di tutti è giunto a Venezia il nobile Salamina accompagnato da Musa, famigerato venditore di “bagigi”...

Scritta in occasione del carnevale del 1751, questa commedia entusiasmò a tal punto i veneziani che decisero di portare in trionfo l’autore sino al Ridotto. “I Pettegolezzi delle Donne” infatti si segnala come uno dei più divertenti testi di Goldoni, un copione il cui ritmo narrativo non ha nulla da invidiare alle più scatenate commedie teatrali contemporanee. Consapevole di questo, La Zonta allestisce lo spettacolo impegnando i personaggi in un trascinante via vai senza rinunciare, forte dell’esperienza dei propri attori, a tratteggiare con garbo i caratteri senza rifugiarsi nel facile macchiettismo. Uno spettacolo quindi che non manca di esser apprezzato dalle famiglie e anche dai giovani, sorpresi dalla freschezza dell’allestimento, basato com’è su di un testo che già oltre 250 anni fa si faceva gioco dei maniaci del “gossip”.

CARLO GOLDONI (1707 - 1793) - Inizialmente impegnato come avvocato, si dedica al teatro in un secondo tempo, iniziando a collaborare prima con la compagnia di Medebach e poi con il teatro San Luca a Venezia, città che abbandonerà solo negli ultimi anni della sua vita, trasferendosi a Parigi. La sua carriera da commediografo vanta oltre 200 opere teatrali scritte nei dialetti e in italiano. E’ a tutt’oggi l’autore veneto più amato e rappresentato nel mondo a testimonianza dell’universalità dei temi affrontati nelle sue commedie.