Personaggi  e Interpreti:
IL GATTO: Giampiero Pozza
IL GATTO ANZIANO: Mauro Lazzaretti
IL MUGNAIO/MARCHESE: Ugo Padovan
IL RE: Antonio Mosele
LA PRINCIPESSA: Chiara Beaupain
IL PADRE/IL MAGO: Claudio Destro
MUGNAIO/PINOCCHIO: Fabio Rizzi
MUGNAIO: Elena Polidoro
PRIMA GUARDIA: Marco Fornasiero
SECONDA GUARDIA: Stefano Schneider
CONTADINO: Francesco Borgo
CONTADINA: Marta Marin
ROSETTA: Marina Vecelli
CAPPUCCETTO ROSSO: Katia Baruzzo 

Scene
Antonio Mosele

Costumi
Alma Bassotto
Maria Miotto

Trucco e Acconciature
Alex Conzato

Regia
Giampiero Pozza

La riedizione 1991 de GLI STIVALI CON IL GATTO propose in realtà uno spettacolo del tutto nuovo. Il copione fu completamente riscritto, il cast in buona parte cambiato, e vennero eliminati gli intermezzi musicali “live” a favore di una maggior presenza di parti recitate. Cambiarono costumi, scene, luci. 

Il tono dello spettacolo inoltre si fece più satirico (il Re, ad esempio, indossava per quasi tutto il tempo un naso da pagliaccio e agiva come una bambina viziata) rendendo questa “nuova versione”, anche in ragione delle sue due ore di durata effettiva, una rappresentazione destinata quasi più agli adulti che ai bambini, che comunque dimostrarono di gradire nelle diverse piazze toccate dallo spettacolo. 

Con questo nuovo allestimento infatti, “la Zonta” usciva dai confini thienesi esibendosi anche fuori provincia e divenendo a tutti gli effetti una compagnia itinerante. 

Un ultima curiosità: nello spettacolo apparvero anche Pinocchio e Cappuccetto Rosso, un’esempio di divertente “contaminazione fiabesca” molti anni prima del successo dei cartoni animati di Shrek!

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COSI’ LO PRESENTAVAMO (dal foglio di sala): 

La fiaba del “Gatto con gli stivali” come le mamme non hanno mai osato raccontare! Eh già, se pensate di saper tutto sulle gesta del felino e del Marchese di Carabàs vi state sbagliando di grosso. Nessuno vi ha mai detto, ad esempio, che il Gatto con gli stivali era frutto di un’anomalia genetica, che il Re era quanto meno ambiguo o che a quei tempi esisteva già la plastica, con cui si costruivano nasi da clown. E non è tutto! 

Dopo “Soggiorno Temporaneo” il Circolo la Zonta rovista ancora nel bagaglio folle della nostra società ed offre una nuova commedia sulle nevrosi dei nostri giorni ed un’altra riflessione sui rapporti con e tra “diversi”; ma questa volta la diversità non è solo nei caratteri dei vari personaggi ma anche nel loro ceto sociale, negli obiettivi che si prefiggono, nelle loro manie, nelle loro patologie, finanche nel patrimonio genetico! 

Un esempio di come le fiabe siano, se lette in filigrana, sorprendentemente attuali e di come sia sbagliato permettere che i loro protagonisti invecchino nel “dimenticatoio”. 

E dunque ancora una volta, lasciate che vi racconti la mia storia; a suo tempo è piaciuta a così tanta gente, che ha meritato il rango di fiaba. Per una volta ancora... buon divertimento! Il Gatto con gli Stivali